{tab=Assisi 2010}
Più di 2500 magliette con la scritta “Amore3” hanno composto la nuvola gialla che per tre giorni ha invaso le strade e i monumenti di Assisi. Dal 16 al 18 Aprile quei luoghi santi e mistici in cui San Francesco ha trascorso la sua vita e predicato il suo amore hanno accolto una ondata di ragazzi e ragazze pre-adolescenti della diocesi di Venezia accompagnati dai loro educatori, alla ricerca del significato dello slogan del pellegrinaggio.
Quattro pullman con 176 persone sono partiti da Gambarare dopo la messa delle 8.00. 69 i ragazzi ed adulti della parrocchia, gli altri partecipanti aggregati sono delle parrocchie di Malcontenta, San Nicolò, Mira Porte, Cà Sabbioni. Alloggiati a “Le Stuoie” a Santa Maria degli Angeli, vicini alla bellissima chiesa che accoglie in sé la “Porziuncola”, chiesetta minuscola e semplice in cui San Francesco ha cominciato la predicazione del suo Amore, già si comincia a percepire di essere in un luogo mistico, un luogo alto, dove tutto testimonia la bellezza di amare Dio con semplicità.
Tre giorni belli, tre giorni intensi dove i ragazzi, e non solo loro, hanno potuto conoscere da vicino San Francesco, nella sua vita raccolta nei vari luoghi che hanno visitato a piccoli gruppi: San Damiano, Santa Chiara, San Rufino, casa di San Francesco, basilica di San Francesco ecc.; hanno potuto respirare l’aria così intrisa di spiritualità che ha acceso in loro il desiderio di inginocchiarsi spontaneamente nei vari luoghi e pregare.
La bellezza poi di incontrarsi per le strade in così tanti ragazzi e ragazze di altre parrocchie e del salutarsi reciprocamente con gioia e allegria; la sorpresa di trovare ad aspettarli nei vari luoghi il Patriarca Angelo Scola oppure il Vescovo Ausiliare Beniamino Pizziol nella giornata di sabato; la semplicità generosa dei frati disponibili ai racconti sulla vita di S. Francesco ovunque; la festosità rumorosa del sabato sera a Bastia Umbra animata da musiche e slogan che hanno incorniciato il discorso del Patriarca ascoltato in silenzio assoluto;
l’intensità eucaristica della Santa Messa di domenica con i vescovi ed i sacerdoti, tutti insieme raccolti nella Basilica superiore; tutto ciò ha trasmesso ai partecipanti al pellegrinaggio il senso dell’Amore al cubo: amare a tre dimensioni significa andare in profondità di se stessi, aprirsi in larghezza verso gli altri fino a raggiungere l’altezza di Dio.
E’ questo l’Amore che Francesco, insieme a Chiara, ha mostrato a tutti noi: è un Amore che ci aiuta a seguire le orme di Gesù, anche dopo essere tornati a casa, perché un’esperienza così non si conclude dove si svolge, ma entra in noi stessi ed è rimanendo insieme, rimanendo in compagnia che è più facile vivere questo Amore tutti i giorni. “Gesù fa il tifo per noi”, dice il Patriarca “ neanche il peccato , se lo riconosco, mi impedisce di seguire Gesù”. E quel piccolo dono, il Tau, simbolo semplice dell’Amore assoluto di S. Francesco, fatto dal Patriarca a tutti, ci accompagna a casa con un messaggio che sarà la missione della nostra vita, trasmettere l’Amore integrale di S. Francesco per Gesù agli altri, a casa, a scuola, nello sport, nel lavoro…..
{tab=galleria}
{morfeo 32}
{/tabs}