chiesetta di Giare

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L’oratorio fu costruito a fine Ottocento, per volere dell’allora parroco don Resch sulla terra ceduta alla parrocchia dal Conte Velo (possessore di parte del territorio di Giare) e rimase per decenni la chiesa frequentata dai giaresi per la messa domenicale. L’altare fu abbellito con una tela di Eraclio Minozzi.

«A fine anni ’40 venne però realizzato l’asilo parrocchiale, all’interno del quale sorgeva una piccola cappella. I giaresi iniziarono a frequentare dunque la cappella dell’asilo, e un po’ alla volta l’oratorio venne abbandonato e infine chiuso» 

– spiega Renata Gusson Spadari, giarese di nascita e storica locale, che sul suo paese natìo ha pubblicato il libro “Giare, la sua Terra, la sua Gente”.

Ripristinata dopo 50 anni di disuso e un accurato restauro che l’ha resa più bella che mai, immersa nel verde della campagna, tra valli da pesca e laguna, è stata inaugurata il primo maggio in una giornata di grande festa.

La mattina dopo il taglio del nastro fatto da Mons. Beniamino Pizziol insieme al nostro sindaco Michele Carpinetti si è celebrata la Santa Messa presieduta dal Mons. Pizziol  alla presenza di numerosi fedeli..

 

Il seguito della giornata si è svolto in modo allegro e spensierato e una gran quantità di persone hanno partecipato al pranzo sociale e alle varie attività proposte per il pomeriggio nonché al fioretto in onore a Maria.

La serata si è conclusa con i fuochi d’artificio dopo aver cenato a “polenta e ossetti”. Molto impegnati sono stati i giaresi ad organizzare questa grande festa.

 

 

 

 

 

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